Step#05-Il mito

La città di Termoli è ricca di miti e leggende che la riguardano e che fanno riferimento in particolare alla sua tradizione di città portuale.

_La campana di Santa Caterina
Si tratta di una campana trafugata dai Saraceni durante il saccheggio di Termoli del 1566 e accidentalmente caduta in mare. Secondo la tradizione, l'intensità dei suoi rintocchi indicherebbe la forza delle onde del mare e sconsiglierebbe ai pescatori di avventurarsi durante le imminenti burrasche. Una versione leggermente differente afferma che la campana fosse già in acqua prima dell'assedio e che i suoi rintocchi fossero un monito ai Saraceni per convincerli a non saccheggiare Termoli, ma essi cercarono di rubare la campana: la campana, tuttavia, affondò con il suo peso se stessa e la nave dei Saraceni, "vendicandosi" del furto subito.

_Le apparizioni di San Giovanni
Questa leggenda afferma che, il 24 giugno di ogni anno, San Giovanni appaia all'alba sul mare e benedica le acque della città. A questa leggenda si collega un'ulteriore credenza popolare ormai scomparsa: a mezzanotte del 23 giugno le donne termolesi in procinto di sposarsi versavano del piombo fuso in un bicchiere d'acqua e, a seconda delle forme che il piombo stesso assumeva, facevano previsioni sull'esito del matrimonio.

_Il baule di San Basso
Secondo una leggenda, il cadavere di San Basso venne gettato in mare a Nizza (in Francia) dopo la sua morte e approdò a Termoli, trascinato da un baule galleggiante.

_I "mazzemarille"
Ci sono due interpretazioni riguardo questa leggenda. La prima intepretazione afferma che i "mazzemarille" siano spiritelli che si aggirano nelle stalle con un cappello rosso e un randellaio per fare scherzi; la seconda, invece, afferma che essi siano gli spiriti dei bambini morti prima del battesimo. Anch'essi indossano un cappello rosso e, se qualcuno riesce nell'impresa di rubarglielo, sono disposti a esaudire qualsiasi suo desiderio pur di riaverlo indietro.

Queste leggende si trovano, in modo più approfondito, in questo sito.

_Diomede e la fondazione di Termoli
Secondo la mitologia greca, Diomede fondò molte città nel Sud Italia, compresa Termoli: egli trovò la morte alle Isole Tremiti, antistanti la città e che in passato erano appunto conosciute come Isole Diomedee. L'eroe greco aveva inoltre intenzione di costruire un canale marino che congiungesse il porto di Buca (situata tra Termoli e Campomarino, città a 6 km dalla stessa Termoli) con il porto di Siponto (nel golfo di Manfredonia, nell'attuale Puglia). Qui sono presenti maggiori dettagli su questo mito.


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